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Nota Bene: Seulo - Su Stampu 'e Su Turrunu. E' un particolare fenomeno carsico sul rio Su Longufresu, Il ruscello scompare in una cavità nel terreno per ricomparire decine di metri più in basso in una cavità a forma di grotta, con una bella cascata che forma un laghetto d'acqua fresca, da cui riparte il corso del ruscello dopo il salto. Da qui in poi ha origine il rio Trassadieni, che continua a scorrere fra i tavolati calcarei fino al Narbonnionniga, dove c'è la foresta omonima.



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 sondaggio canti sardi logudoresi a chitarra.

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
bakkiseddu Inserito il - 16/07/2008 : 12:47:08
vorrei aprire un sondaggio (dietro suggerimento di miss diamante) per conoscere i vari pareri ed opinioni sul canto sardo logudorese e così cercare di capire come mai a molti sardi il canto a chitarra piaccia poco o nulla, e viceversa capire perchè a molte persone piace tantissimo.
naturalmente spero che le risposte siano numerose.
grazie, bakkiseddu.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Folkettara Dilettante Inserito il - 01/09/2015 : 09:55:38
ser_jazz57 ha scritto:

Non sono un grande esperto di musica sarda anche se è da bambino che sento canti a tenore, canti logudoresi, campidanesi, gare poetiche, mio padre Cuglieritano era un amante sfegatato di questo genere...non se ne perdeva una e conosceva di persona i grandi degli anni 40-50 , per cui sono nato e cresciuto in quest'ambiente. Quando ho iniziato a suonare..travolto dal rock del '70, mi intrigavano di + le gare poetiche a tema i loro contenuti e l'abilità degli attori nel rigirare con estrema abilità le parole per chiudere in rima, spettacolare, come del resto i canti a tenore in cui apprezzi le qualità canore e la perfetta intonazione e i contenuti, mentre nel canto con la chitarra apprezzi sempre il cantante, la chitarra riempie le pause e improvvisa, ma percepisco un vocabolario poco esteso molto ripetitivo quasi monotono. Questo è il mio pensiero, e credo che il motivo per cui non si riesca ad apprezzare questo genere è preoprio questo...la "apparente"monotonia, questo rendo difficile l'avvicinarsi e l'apprezzare al genere. Io faccio anche l'esempio delle launeddas, il primo impatto è la delicatezza dei suoni, le variazioni veloci accompagnamento solista .....questo per i primi 5 minuti ....poi non riesci a percepire nessuna variazione, ti sembra tutto UGUALE, poi con lo sforzo, e se magari ti interessi alla musica in genere, riesci ad apprezzare e essere più sensibile e percepire altre particolarità dello strumento...ma sempre nei limiti (max 10' !!!). Se vogliamo trasferire e mostrare le nostre qualità dobbiamo uscire un pò dagli schemi troppo rigidi. Molti artisti oltre mare hanno apprezzato la nostra tecnica le nostre armonie e le hanno inserite nelle loro produzioni, a partire da DeAndre, per arrivare al Jazz con Carlo Mezzanotte e sono state apprezzate dal mondo e ciò debbo dire che ha portato tanti altri ad avvicinarsi alla nostra musica tradizionale ed a conoscerla meglio.
Dovremmo fare un'opera di modernizzazione, ciò è possibile senza snaturalizzare la tradizione, penso basterebbe sono introdurre delle varianti , anche utilizzare qualche altro strumento e che non faccia solo da tappabuchi ma sia interattivo con il canto...non è facile, ma credo che possa essere un valido strumento per avvicinare la gente a questo genere. L'amore per questo genere avviene con il tempo quando inizi ad apprezzarne i contenuti dove sono celati antichi valori che vuoi riscoprire, ma il primo impatto, in relazione a quanto offerto dal mercato musicale....beh non è certo amicante !!! o no ?
Questo è il mio modesto pensiero

Un saluto ...accidenti è un vero piacere


ser_jazz57
Non volevo quotare, ma non ho rovato l'opzione appropriata. Comunque oltre confermare quanto avevo detto in altre discussioni a proposit del fascino che ha esercitato il canto a chitarra su di me (soprattutto per come viene utilizzata la chitarra sarda) mi sento di condividere l'osservazione di alcun utenti dei quali non ricordo il nome: anch'io, infatti, ho l'impressione che da L. Cabizza in poi molti cantadores si rifanno troppo ai cantanti lirici mentre nel periodo dei Cossu o dei Delunas non c'erano quell che io definisco "barocchismi vocali". Forse i miei giudizi sono troppo personali, dettati anche dal fatto che non mi è mai piaciuta la lirica (forse l'unico cantadore attuale che mi ha veramente colpito è Giuseppe Tamponi, per non parlare del nipote di Cossu, che è anche un bravo chitarrista).
Scusate la poca obiettività di giudizio, ma parafrasando una vecchia cnzone anni '60 "vorrei essere nata in Sardegna per essere più obiettiva sul canto a chitarra e sulla musica tradizionale in genere... Fortunatamente non sono l'unica ad avere quest'opinione sul canto a chitarra oggi.
Saluti a tutti
ser_jazz57 Inserito il - 22/05/2009 : 23:21:11
Non sono un grande esperto di musica sarda anche se è da bambino che sento canti a tenore, canti logudoresi, campidanesi, gare poetiche, mio padre Cuglieritano era un amante sfegatato di questo genere...non se ne perdeva una e conosceva di persona i grandi degli anni 40-50 , per cui sono nato e cresciuto in quest'ambiente. Quando ho iniziato a suonare..travolto dal rock del '70, mi intrigavano di + le gare poetiche a tema i loro contenuti e l'abilità degli attori nel rigirare con estrema abilità le parole per chiudere in rima, spettacolare, come del resto i canti a tenore in cui apprezzi le qualità canore e la perfetta intonazione e i contenuti, mentre nel canto con la chitarra apprezzi sempre il cantante, la chitarra riempie le pause e improvvisa, ma percepisco un vocabolario poco esteso molto ripetitivo quasi monotono. Questo è il mio pensiero, e credo che il motivo per cui non si riesca ad apprezzare questo genere è preoprio questo...la "apparente"monotonia, questo rendo difficile l'avvicinarsi e l'apprezzare al genere. Io faccio anche l'esempio delle launeddas, il primo impatto è la delicatezza dei suoni, le variazioni veloci accompagnamento solista .....questo per i primi 5 minuti ....poi non riesci a percepire nessuna variazione, ti sembra tutto UGUALE, poi con lo sforzo, e se magari ti interessi alla musica in genere, riesci ad apprezzare e essere più sensibile e percepire altre particolarità dello strumento...ma sempre nei limiti (max 10' !!!). Se vogliamo trasferire e mostrare le nostre qualità dobbiamo uscire un pò dagli schemi troppo rigidi. Molti artisti oltre mare hanno apprezzato la nostra tecnica le nostre armonie e le hanno inserite nelle loro produzioni, a partire da DeAndre, per arrivare al Jazz con Carlo Mezzanotte e sono state apprezzate dal mondo e ciò debbo dire che ha portato tanti altri ad avvicinarsi alla nostra musica tradizionale ed a conoscerla meglio.
Dovremmo fare un'opera di modernizzazione, ciò è possibile senza snaturalizzare la tradizione, penso basterebbe sono introdurre delle varianti , anche utilizzare qualche altro strumento e che non faccia solo da tappabuchi ma sia interattivo con il canto...non è facile, ma credo che possa essere un valido strumento per avvicinare la gente a questo genere. L'amore per questo genere avviene con il tempo quando inizi ad apprezzarne i contenuti dove sono celati antichi valori che vuoi riscoprire, ma il primo impatto, in relazione a quanto offerto dal mercato musicale....beh non è certo amicante !!! o no ?
Questo è il mio modesto pensiero

Un saluto ...accidenti è un vero piacere


ser_jazz57
bakkiseddu Inserito il - 02/03/2009 : 12:53:13
concordo pienamente con claudia maria.
aggiungo, ma mi sembra di averlo spiegato da qualche parte, che il canto a chitarra è tra i pochissimi canti popolari e non (e forse l'unico caso) in cui è la musica che segue il cantante e non viceversa come per esempio succede nelle musiche occidentali in genere ( leggera, lirica , rock ecc.).
Claudia Maria Inserito il - 22/02/2009 : 23:26:22
Buonasera, vorrei dire la mia in proposito di questa discussione. La risposta è molto semplice: se il canto sardo logudorese piace è perchè lo si conosce, o meglio, si può capire per esempio il valore di un canto in re dalla capacità vocale e melodica di un interprete del canto. Per essere più precisi, non si tratta poi di musica, ma di un'arte antica che ha la particolarità di costringere chi canta a rispettare certi canoni che il canto richiede, ma permettendo al cantante stesso di improvvisare per ogni espansione vocale. Posso solo dirvi questo: ascoltate un canto per esempio in re, oppure una nuoresa: apparentemente potrà sembrare una semplice canzonetta. Bene, provate a cantarla. Vi accorgerete che improvvisamente, anche se avete talento per la musica, la vostra esibizione apparirà piuttosto fuori luogo...e molto, ma molto scostante da quanto invece avete sentito in palco. Capirete che per poter cantare un canto logudorese è necessario avere una voce quasi da tenore, ma non basta. Si tratta di indirizzare tutta la potenza vocale verso certi toni e arrichire il passaggio di gorgheggi e ritmi senza perdere il "filo" del passaggio e cioè non perdersi sulle note che essi stessi devono gestire, in quanto, a differenza della musica italiana...non sono predisposte dai musicisti, ma questi ultimi seguono o meglio accompagnano il cantante...ma chi non lo sa non se ne accorge neppure!!!!!!!! E infatti entra poi in gioco anche la bravura dei musicisti...credetemi, questo canto NON E' PER TUTTI. La musica italiana che sentiamo nelle radio, è tutta preregistrata...la base è sempre quella, la canzone ha quella linea da seguire e tutti possono cantarla...Qui non è così, nessuno può programmare un passaggio, o le note per i canti logudoresi a chitarra. Spero di essere stata chiara. Chi ne capisce il valore, prova emozioni forti nel sentirli...e dunque si può definire una persona a cui piace il canto logudorese. Chi non lo conosce non potrà mai apprezzarlo e per conoscerlo, un primo passo sarebbe quello di provare a cantare.
PeppeLuisiPala Inserito il - 20/09/2008 : 11:11:04


...deris, deghennoe de cabudanni de su duamidzae oto,in ocasione de sa chentu e bindighesima festa de sa Madonna de su Remediu,...
in Otieri s'est fata sa gara de su Rusignolu de Sardigna.

Pensaia chi fit su cuncursu chi si faghet ondzi annu cun sos cantadores de sas ultimas, o si cherimos de sas levas noas...
imbetzes cun ispantu mannu meu, ca no bi pessaia poteret esser fata comunemente ondzi bator'annos...

Propriu ocannu ,in su duamidzaeoto,a sa manera leada a prestadura dae sa fuba, ruiat sa gara de sas Copa de sos Ccampiones,a sa cala no aia mai assìstidu.

Sa formula trataiat chi sos binchidores de sos urtimos bator'annos de sa manifestada,si esserent isfidados a pare, po istabilire chie est su pius bravu (o calchi orta su pius fortunadu).

Sos cantadores,batoro,totu dzovaneddos, a parte unu chi teniat calchi annu pius de sos ateros (Dzusepe Masia de Tathari) fint:Marcu Sias de Padria - Murdza de Borore - Dzusepe Masia de Tathari - e Marcu Manca de Usini,...
a parte cust'urtimu,...
sos ateros no los connoschia...

Ducas mannu fit s'ixetu meu de ider ite nde podiat bessire...

Ant incomintzadu cun ses boghes per'omine,a boghe ( in re )...
sighidu dae bator boghes a sa Nuoresa e dae bator Mutos...
A pustis una 'oghe a sa Gadduresa,una sa Filondzana,e torra boghes a Boghe (in Re ),...
cussu tiradu chi faghet arritzare sas tuddas...

Arribados a sos cantos classicos,ondzi cantadore at cantadu una 'Oghe de mandzanile 'Osinca (Mi e La ),Si Bemolle e a Sa Disisperada.

Po serrare sa gara ,o "cuntierra",...
bidu chi sa cosa si faghiat in Otieri...
tres boghes ondziunu de Boghe (in Re ) a s'Otieresa.

Su dzudisciu unanime de sa dzente est bistadu chi no b'aiat binchidores,...
cioè, fint totus bravos e,...
si podiant contare totu binchidores ...

Peroe su regulamentu cheriat chi b'esseret bistadu unu primu-unu segundu-unu tertzu e unu cuartu ducas ...
mancari giai a malucoro,sa dzuria at devidu fagher sa graduatoria dae sa cale nd'est bessidu chi su cuartu fit Murdza de Borore...
su tertzu Masia de Tathari...
su segundu Sias de Padria...(custu at binchidu puru sa copa po su cantu a s'Otieresa)
ei su Primu Marcu Manca de Usini...

A pustis de su c'apo intesu ae bidu beh...
su cantu a chiterra no est gai in malas abbas...
po fortuna b'at dzente,e...
arratza 'e dzente, omines e feminas (Cintzia Boy,sas Olianesas e ateras chi no m'enint a conca)...
chi de siguru no l'at a fagher morrer gai chena la gherrare.

No mi soe penetidu de esser torradu a domo a sas tres de mandzanu,...
no mi soe mancu drommidu in caminu...
una gara gai galana e tirada finas a s'ispasimu,fia dae oras chena la 'ider...(dae su tempus de sa bon'anima de Frantziscu Cubeddeddu-Frantziscu Falchi-Francu Denanni ).

i.p...iscritu a pustis

Totu sa manifestada,a parte duas paraulas nadas in s'idioma Dantescu...
est bistada presentada in Sarda Limba...
dae s'incomintzu,finas a sos concruos...


gesu maria...
Piticu su lentolu...
perdonade, no lu fato piusu...(finas a s'atera 'orta...)
saludos...
UtBlocc Inserito il - 15/09/2008 : 04:32:05
Brava Tizi....la tua non è solo nostalgia ma...capirne la bellezza, la melodia e la non poca difficoltà del canto sardo a chitarra.
Tizi Inserito il - 14/09/2008 : 23:10:29
Io amo il canto sardo tradizionale e in particolare a chitarra, ci sono cresciuta e come dice babborcu sono per me suoni della memoria.
Fin da piccola sentivo suonare la chitarra e cantare Corsicana, Mutos de amore canti in re, disisperada. Mio padre con amici e parenti si riunivano e cantavano fino a tarda notte queste meravigliose canzoni, le ho impresse nei ricordi, fanno parte di me...come amo infinitamente il ballo sardo, c'è l'ho nel DNA.
Ricordo le feste paesane di quando ero ragazzina (non tanti anni fa), una serata era sempre dedicata a questi canti...ne ho nostalgia.
Ogni volta che torno in Sardegna mi riprometo di andare ad ascoltare una gara a chitarra, ma il tempo vola e neanche quest'anno sono riuscita ad esaudire il mio desiderio.
Devo dire che sto rivalutando anche i canti a poesia.
babborcu Inserito il - 14/08/2008 : 08:47:40
E' un discorso generale: c'è un filo rosso che accomuna tutte le tradizioni isolane... è quel qualcosa ( traggiu ) che le fa riconoscere subito come "sarde su questa base ogni regione storica, ogni comunità.
, secondo le proèpie storie ed i propri gusti ha creato e fissato dei modi " esclusivi. ", ma è possibile riconoscere i tratti comuni 8 che quasi sempre sono i più antichi e" fondanti"
Gpdsennori Inserito il - 13/08/2008 : 19:30:46
anche secondo me hanno un tipo di parentela se pensiamo alle strofe e alle poesie che cantano molte sono le stesse infatti vediamo balli cantati sia da tenores che da cantadores
che da launeddas ecc... ma nn solo balli, anche muttos,re,nuoresa ecc.... saludos a tottu
babborcu Inserito il - 13/08/2008 : 15:06:59
cat-erpillar: Hai ragione: le radici antiche contano e come!!! ma noi non siamo soltanto quello, siamo la somma ( è brutta questa parola) di una storia lunghissima e di tutto quello che è avvenuto...
cat-erpillar Inserito il - 13/08/2008 : 13:23:01
io credo, o meglio, mi piace pensare che siano imparentate, tutte queste forme di musica, o come vogliamo chiamarle, hanno radici antichissime, e forse in questo sta un po il loro fascino, anche se non si tratta solo di fascino (forse per gli estranei o i meno esperti si puo parlare di fascino) sicuramente a me oltre quello che può darmi al momento, il fatto di sapere di un bronzetto che suona le launeddas o canta a tenore, di avere una traccia storica antichissima di chissà quanti secoli mi da un qualcosa in più
babborcu Inserito il - 13/08/2008 : 12:52:35
Cat .erpillar eprime un giudizio molto pacato, sereno e giusto . Amche il canto a chitarra è un codice, se non lo si conoce non lo si capisce e non lo si può apprezzare 8 pensate a quanto si divertono i cinesi alle loro barzellette.. noi invece non ridiamo.. magari ad orecchio ci può piacere o spiacere il suono) poi è un " sentimento".. se lo hai nelle orecchie da piccolo, se ti ricorda qualcosa , se lo cali nel tuo passato ti dà qualcosa di piu. come tutti i tipi di musica...e di espressione umana

comunque occorre davvero superare le contrapposizioni launeddas, canto a chitarra, cuncordu tenore... io non sono un espertissimo di musica, ma un ascotatore discretamente attento e non scarto alcuna forma di canto tradizionale (anche se alcune cose come il cantu a sa seria ripetuto sino all'alba o il cantu a sa repentina che dura ore.. così in re ad altro diventano anche per me illeriados) e mi accorgo, che aldilà delle differenze che tutti conosciamo , che sottotraccia queste forme musicali sono imparentate... voi che ne dite???


Bachiseddu:leggo solo ora la tua osservazione su voci femminili e maschili... osservazione giustissima da tecnico , esecutore e conoscitore preparato... alcune donne. è vero, si sono inserite bene fra i maschi (su alcune sospendo il giudizio.. personale) ma quel che volevo dire èche il canto a chitarra, pur attingendo ad un humus non professionale, "orale", maschile e femminile, " istituzionalizzato " e divenuto pubblico ,divenne dapprima cosa da uomini, perchè non era ammesso che le donne cantassero in pubblico... ( ed ancora sono eccezioni) poi queste remore si sciolsero... sai bene che era nella logica dello spettacolo colpire il pubblico con qualcosa di nuovo ed un tempo una donna sul palco era una novità..

Ho sentito anch'io delle cose su Candida Mara (magari esagerate e mitizzate) pare avesse il volto butterato, pare che facesse impazzire il pubblico e molti uomini, masciu malu :perchè aggressiva.. mi riferirono che durante una gara colpì un collega con un pugno in pieno viso perchè " spigeva troppo il canto" cercando di metterla in difficoltà... peccato non esista una sola sua incisione...!!!!
cat-erpillar Inserito il - 13/08/2008 : 11:52:16
io ad essere sincero, non sono un appassionato di canto a chitarra, non ho mai assistito ad una serata di canti, forse se lo avessi fatto avrei un opinione diversa, però ho una passione indescrivibile per il Canto a Tenore, dico indescrivibile senza esagerare perchè non riuscirei a descrivere ciò che provo nel sentirlo e talvolta nel farlo (da principiante) credo che sia un qualcosa di più, molto di pù di una passione, secondo me è un qualcosa che si ha dentro, nel sangue, nel DNA. Immagino che lo stesso valga per chi ama il canto a chitarra, la poesia estemporanea,le launeddas e tutto quello che ci Portiamo dietro da secoli, solo il pensare che è una cosa che si ripete da secoli se non da millenni mi riempie d'orgoglio, perciò dovendo dare un voto da uno a dieci, darei 10+ perchè son sicuro che chi ama il canto a chitarra lo ama quanto io amo quello a Tenore...saludos
PeppeLuisiPala Inserito il - 13/08/2008 : 06:52:41
...Salude Bakkisè...

M'ischis narrer de chie est bistada s'idea chi adzis atuadu in Santu Lussurdzu,de cantare a s'antiga,a chiterra sola e chena amplificatzione ???

Bos apo bidu ind'unu servitziu aprontadu dae Videolina e...
sa cosa m'at ispantadu in bene...

a cando 's'atera ???

saludos
Gpdsennori Inserito il - 12/08/2008 : 21:07:29
Io volevo dire la mia per quanto riguarda il sondaggio a me piace fin da piccolo poi avendo delle amicizie nell'ambito tra i quali bakkiseddu e dei paesani sia di Sennori che di San lorenzo (osilo) ma anche da Sorso ecc...mi hanno portato non solo che a piacere anche ad amarlo e lo seguito molto per molti anni andavo a sentire tante gare con altri amici in vari paesi della sardegna.
quindi secondo me uno ci deve nascere oppure essere coinvolto per capire un po cosa significa veramente ascoltare una gara,se nn fosse per il troppo benessere che ce oggi chiunque andrebbe alle feste paesane invece molti giovani preferiscono la discoteca alla gara a chitarra o altre cose di natura sarda che si fanno nelle feste dai tenores,poeti,balli sardi ecc..almeno nella mia zona ma penso un po da per tutto.
Non dico che debba piacere a tutti ma almeno averne un po di rispetto quello si poi magari mi sto sbagliando nn so.

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